100 giorni alla Maturità , tutti i riti portafortuna

Il rito toscano per i 100 giorni alla maturità

Di solito nel mese di marzo ricadono  i 100 giorni dall’ esame di maturità per tutte le classi del quinto anno per gli Istituti Superiori italiani!

Si sa ogni persona è più o meno scaramantica, ma per celebrare i 100 giorni, ci sono una serie di riti portafortuna da fare, e a cui ogni studente non rinuncia mai!!

Per gli studenti toscani l’appuntamento è sempre a Pisa, per toccare la lucertolina di bronzo a due code, scolpita sulla porta centrale della Cattedrale davanti al Battistero in Piazza dei Miracoli!

Anche se da anni ormai la Primaziale, per preservare l’antico animaletto dall’usura, transenna la porta così che nessuno possa avvicinarsi e che la rovini a causa delle troppe carezze!

In alternativa gli studenti faranno 100 giri intorno alla Cattedrale o al Battistero, nei modi più disparati e divertenti possibili ( chi li fa a zoppetto, chi tutti insieme in enormi girotondi , ecc)

La famosa Lucertola portafortunaSecondo, infatti, un’antica tradizione goliardica, le cui origini si perdono negli anni!

L’animaletto costituirebbe una sorta di portafortuna, così negli anni carezza dopo carezza, la lucertola ha assunto un ruolo da protagonista nella storica piazza, facendo bella mostra di sè (con quel suo colorito dorato) sulla porta !

Tale porta  fu costruita dalla bottega di Domenico Portigiani, per conto del Granduca Ferdinando I, dopo che un disastroso incendio nel 1595 distrusse quella originale di Bonanno Pisano del 1180.

La leggenda vuole che toccando le piccole figure decorate nella parte sinistra della porta, il cane, il ranocchio e soprattutto la lucertola, i sogni e i desideri più belli si realizzino!

Io stessa insieme alla mia classe, facemmo questo rito nel lontano 2000, anno del mio diploma!

Qui da noi in Toscana è quasi d’ obbligo, tanto che tutti i presidi degli Istituti Superiori chiudono un’occhio verso quella che è a tutti gli effetti è un ‘assenza ingiustificata, delle classi quinte!

La Piazza dei Miracoli di Pisa è circondata da uno splendido prato verde, e in questa giornata migliaia e migliaia di studenti italiani, trascorrono la mattinata tutti insieme, ridendo e scherzando all’interno di una cornice storica di rara bellezza.

Piazza dei Miracoli di PisaRicordo infatti che Piazza dei Miracoli di Pisa è considerata Patrimonio dell’Umanità dall ‘Unesco ormai da circa 25 anni.

Essa non si trova al centro città come erroneamente si pensa, bensì è situata a nord ovest delle mura, quasi fuori dal paese.

Probabilmente al tempo in cui fu realizzato il progetto non c’era un altro spazio altrettanto grande da poter utilizzare.

Essa ha sempre avuto fin dai tempi degli etruschi, un grande significato, infatti veniva considerata un importante centro religioso grazie alla presenza dei tre edifici che la compongono e che simboleggiano le principali tappe della vita di un uomo.

Il Battistero ( la nascita), La Cattedrale di Santa Maria Assunta ( la vita) e il Camposanto ( ovviamente la morte)

La Torre Pendente ( detta anche Torre di Pisa) fa parte del Duomo e ne rappresenta in realtà il campanile.

Il nome Piazza dei Miracoli gli è stato attribuito solo nel dopo guerra dal grande poeta Gabriele D’Annunzio, quando nella sua opera ”Forse che sì, forse che no”nel 1910 citò testualmente “ L’Ardea roteò nel cielo di Cristo, sul prato dei Miracoli”.

I lavori per la sua realizzazione iniziarono nel XI secolo e dopo varie modifiche si conclusero soltanto nel XIX secolo, quando l’architetto Alessandro Gherardesca conferì alla piazza l’aspetto attuale.

La disposizione dei monumenti, sebbene edificati in diverse epoche, non è casuale.

Essi infatti fanno parte di uno stesso progetto che includeva fin dall’inizio la chiesa, il battistero e il campanile secondo uno schema ben preciso.

Quale schema sia, rimane ancora un mistero, e ancora adesso è fonte di studio da parte degli esperti!

Alcuni studiosi  ci ritrovano costellazioni (la Bilancia), altri invece riferimenti alla latitudine e longitudine.

Diversamente invece il Campo Santo e lo Spedale di Santo Spirito furono costruiti come “cornice” alla piazza per assolvere ad altre funzioni.

E voi come avete “festeggiato” i 100 giorni dall ‘esame di maturità?

Come sono le vostre tradizioni?

Sono curiosa di saperle…..Commentate qua sotto!

Alla prossima

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Elisa

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