Visita alla Risiera di San Sabba, l’unico lager nazista in Italia

Visitare la Risiera di San Sabba, l’ unico campo di concentramento presente in Italia.

L’ entrata e’ gratuita e e’ aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00.

Viene fornito un ‘audioguida che spiegherà la triste storia di questo lager.

Costruito nel 1913 come stabilimento per la pilatura del riso, fu poi trasformato nel 1943 in campo si sterminio e smistamento.

Il Lager di Risiera di San Sabba

Il Lager di Risiera di San Sabba

Quando nel settembre del 1943, le provincie italiane di Trieste, Udine, Gorizia, Fiume e Lubiana, furono sotto il controllo del regime nazista, con il nome di Litorale Adriatico, qui vennero condotti i prigionieri provenienti da quelle stesse zone.

I resti del Campo sono scarsamente visibili, in quanto nella notte tra il 29 e il 30 aprile 1945, l’ edificio del forno crematorio e la ciminiera, fu fatto saltare con la dinamite dai nazisti, per eliminare prove scomode.

Sulle pareti delle celle c’erano numerose scritte e incisioni fatte dai poveri prigionieri.

Ma  a causa dell’ incuria, o a causa del successivo utilizzo della Risiera come campo profughi, o forse per la volontà’ di qualcuno di nascondere importanti testimonianze, oggi sono scomparse!

Prima di sparire del tutto pero’ un certo Diego, riusci’ a trascriverle su un diario che ora e’ esposto nel museo della pace.

Si stima che il numero delle vittime furono fra i 3000 e i 5000, ma sicuramente il numero delle persone transitate qui e’ nettamente superiore.

Nella visita e’ possibile vedere le celle in cui i prigionieri venivano rinchiusi in attesa delle torture o della morte..

Piccoli loculi di neanche 3 metri quadri, dove ci stavano anche fino a 3 persone.

Io e Alessio  abbiamo visitato  il campo in completa solitudine, in quanto ne eravamo i soli visitatori.

Ma credetemi nonostante il silenzio che c’era nell’ ambiente, mi sembrava ancora di sentire le urla strazianti delle persone morte qui, come se il dolore e la sofferenza fossero permeati in queste mura.

E’ stata una visita, che sicuramente ci ha turbato molto.

Ma che  ci ha anche aperto gli occhi, di come la vita e la liberta’ di ogni essere vivente sia preziosissima, e niente e nessuno, dovrà più’ tentare di ostacolarla nel nostro prossimo futuro!!!

Pranziamo tardissimo alle 15 del pomeriggio, in una trattoria li davanti, la visita infatti ci ha fatto perdere la cognizione del tempo!

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Elisa

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