Decidiamo di andare a visitare Sharm Vecchia, l’ antica città di Sharm El Sheikh, distante circa 20 km dal nostro villaggio.
Il Tamra Village offre da e per Sharm Vecchia e Naama Bay, un servizio navetta gratuito, però purtroppo non essendo ancora alta stagione, questo servizio non era a tempo pieno!
Così noi decidiamo di affidarci a un taxi, pur conoscendo già il modo di guidare da pazzi degli egiziani.
Usciamo appena fuori il villaggio sulla strada principale, e fermiamo un taxi.
Mi raccomando la contrattazione, qui è usanza e soprattutto un modo per risparmiare, perché gli egiziani a primo acchito vi chiederanno cifre esorbitanti, starà a voi essere più bravi di loro e spuntare un ottimo prezzo.
Noi ci avevano già avvertito in reception quanto pagare per un viaggio andata e ritorno a Sharm Vecchia, e con la cifra di 20 euro otteniamo sia il viaggio di andata e ritorno, e l’attesa del tassista sul posto
Nonostante, come detto prima, conoscessimo la guida spericolata degli egiziani, non eravamo preparati per il nostro autista, che tranquillamente guidava a 130 km orari, ( su una strada dove il limite era 70 km), con una mano intento a farci vedere orgogliosamente le foto della sua famiglia sul telefono, e l’ altra mano che rispondeva all’ altro telefono, usando una volta l’ una,una volta l’ altra per tenere il volante!
Vi giuro,non vedevamo l’ ora di arrivare!
Dopo circa 20 minuti di viaggio infernale, veniamo lasciati dal nostro tassista,davanti al negozio di un suo amico( ma guarda caso!), che ci invita gentilmente nel suo negozio.
Fatto il giro svogliatamente, diamo appuntamento al nostro autista lì fra due ore e ci avviamo a piedi verso il centro.
La Vecchia città di Sharm ha lasciato il posto alla Nuova, il cui centro città è essenzialmente Naama Bay, a causa del fortissimo flusso di turisti che ogni anno decidono di trascorrere le proprie vacanze sulla riviera del Mar Rosso.
Mentre Naama è molto più moderna, ricca di locali alla moda, negozi e centri commerciali, la Vecchia Città di Sharm el-Sheikh è rimasta più semplice e meno rumorosa: niente discoteche, niente night club, soltanto negozi, piccole boutique di gioiellieri e molti bar e caffè davvero pittoreschi.
Il centro nevralgico è, l’ ingresso all’ Old Egypt, o Old Market, il vecchio mercato nella piazzetta principale, pieno zeppo di negozi, ai piedi di tante collinette rocciose, ricche di cascate d’ acqua, che di notte vengono illuminate con tante lucine colorate.
Qui l’insistenza dei negozianti, è tipica.
Considerate di avere circa 3 minuti di autonomia e libertà prima che qualcuno vi venga a chiedere qualcosa, (vi giuro abbiamo conteggiato il tempo sull’orologio)!!Anche qui le contrattazioni per me, aumentavano, ma ormai c’ avevo fatto l’ abitudine e mi limitavo a sorridere e andare avanti.
Passeggiamo per i negozi, quando vedo il mio negozio preferito, dove si vendevano abiti e gioielli per la danza del ventre!!
Fermata obbligatoria
!E dopo estenuanti contrattazioni, riesco a portarmi via un bellissimo vestito da ballerina alla modica cifra di 15 euro!( era partito da 70 euro)!
Saliamo sulle collinette, per goderci il bellissimo tramonto davanti a noi, con una moschea ancora in fase di costruzione, (ma già attiva) come sfondo.
Riusciamo pure a vedere tutte le lucine intorno accendersi, prima di correre dal nostro tassista, che pazientemente ci aspettava dal suo amico!
Se consiglio la visita a Sharm Vecchia?
Direi di si, è molto divertente, e sicuramente più suggestivo e caratteristico rispetto a Naama Bay.
Poi ovviamente è pieno zeppo di negozi e negozianti che stressano, ma questo fa parte della cultura egiziana! Pericoloso?
Diciamo che come dappertutto nel mondo bisogna sempre tenere gli occhi aperti contro i borseggiatori e affini!
Il viaggio di ritorno non è stato tremendo come quello d’ andata, forse perché eravamo gia’ preparati!
Arrivati a destinazione, paghiamo e corriamo subito verso la nostra camera per prepararci per la serata egiziana!
Anche qui (come nella Crociera sul Nilo), è tradizione, organizzare una serata in tema egiziano a settimana, dove a tutti gli ospiti viene gentilmente chiesto di mascherarsi a tema.
Io ,come mia mamma, ci eravamo portato da casa i nostri abiti egiziani, ma in realtà poi ho voluto rinnovare l’ abito appena comprato!!
Tutto il ristorante e la hall del Villaggio era addobbato a tema, con gli animatori anche loro mascherati che si mettevano in posa per fare le foto.
Anche noi eravamo tutti mascherati ( eccetto mio padre),la mamma con un bellissimo vestito rosso, io con la mia “mise”, ho ricevuto molti complimenti.
Ma anche Alessio nella sua tunica nera, truccato a perfezione , faceva il suo effetto, tanto che per sua somma gioia ( lui odia queste cose), siamo stati chiamati sul palco del teatro a improvvisare un balletto di danza del ventre, insieme a altri ospiti!!Il mio mondo!
Più tardi abbiamo assistito a uno spettacolo di un ballerino dei dervisci volanti, una particolare danza che consiste nel girare su se stessi velocemente ruotando contemporaneamente le gonne colorate.
Addirittura si dice che i ballerini più bravi riescano ad andare in trance a forza di girare !!
Poi finalmente l’esibizione di danza del ventre da parte di una bellissima e bravissima ballerina, che con la sua grazia e competenza, ha addirittura stregato tutto il teatro, nonostante la sua aperta freddezza.
Più per obbligo che per piacere, a fine esibizione ha chiesto di ballare con lei, e dopo l’ennesimo rifiuto da parte degli altri, mi sono offerta volontaria!!
Avevo voglia di ballare con lei, e mi sono ritrovata a ballare sul palco, davanti a tutto il teatro, con una vera professionista, che all’oscuro che non fossi una principiante, all’inizio ha danzato i passi base, poi vedendo la mia “ bravura”, ha iniziato a ballare come in una vera esibizione!
Così abbiamo iniziato a ballare insieme, io che le stavo dietro, tanto che tutto il pubblico ha cominciato a credere che fosse quasi una “sfida”, e alla fine ha applaudito con fragore!!
L’ unica pecca?
La ballerina è andata via stizzita senza neanche ringraziare! Mi hanno poi detto il giorno dopo i nostri amici negozianti, che si è un po’ come offesa, del fatto che io sapessi ballare quasi come lei!!!
Che dire, mi dispiace!!!!
Al prossimo articolo sulla nostra avventura egiziana!
Alla prossima
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Elisa