Quando si è in giro in vacanza o in viaggio, si vivono di solito esperienze bellissime e irripetibili, ma bisogna però mettere in conto ,che talvolta si possano vivere anche situazioni diverse e negative….
Le cosiddette disavventure, che finchè rimangono tali, ( quindi ovviamente non situazioni gravi), diventeranno simpatici aneddoti da raccontare ai vostri amici e conoscenti, o da ricordare goliardicamente fra di voi!!!
In tutti questi anni di viaggi in Italia e all’estero, io e Alessio ne abbiamo vissute di disavventure tragicomiche ( come piace chiamarle a me)!!!
Menomale non sono mai sfociate in situazioni gravi o di reale pericolo, anche se qualche volta ci siamo presi un bello spavento!!
Venite allora con noi nei meandri dei nostri ricordi a farsi una risata insieme!
QUELLA VOLTA CHE SIAMO RIMASTI PRIGIONIERI IN UN CORTILE A PICCO SUL MARE
Anni fa siamo stati a Santorini, l’isola greca dell’arcipelago delle Cicladi, da sempre protagonista dei miei sogni!
Santorini è famosa nel mondo per la bellezza dei suoi paesini, totalmente bianchi, in perfetto contrasto con il blu del mare e del cielo, e del suo tramonto a picco sulla Caldera.
Come tutti , anche io e Alessio abbiamo ceduto al fascino di questa isola, che abbiamo girato in lungo e largo scattando milioni di fotografie e girando video….
Ma proprio la ricerca dello scatto perfetto ci ha messo nei guai….
Eravamo a Oia, la città più a nord dell’ isola , nel cortile interno del Castello di Lòntza,( da cui si ha la perfetta visuale del tramonto la sera); era mezzogiorno e come tanti altri turisti , stavamo ammirando il panorama.
A un certo punto un vecchietto, ha iniziato a richiamare l’attenzione di tutti dicendo qualcosa in una lingua incomprensibile, e come è arrivato se ne è andato…
Noi non ci abbiamo fatto caso lì per lì e abbiamo continuato a fare fotografie, fino a che ci siamo resi conto di essere rimasti da soli…. Quasi contenti di questa solitudine inusuale in questa isola sempre zeppa di turisti… abbiamo continuato a fare i nostri comodi , però appena abbiamo deciso di uscire, il cancellino che prima era aperto, ora era chiuso con un lucchetto.
PANICO
Eravamo sotto il sole cocente di mezzogiorno, in un cortile a picco sul mare, senza nessuna via d’uscita…..
Menomale, la nostra concitazione ha richiamato l’attenzione di un ragazzo, artista di strada ( un italiano) che ci ha aiutato molto pazientemente a scavalcare il pericoloso cancello, avvertendoci, che il proprietario ( il vecchietto) ogni giorno a una certa ora lo chiude!!!
QUELLA VOLTA IN CUI ABBIAMO RISCHIATO DI NON CENARE
Se decidete di andare in visita o in vacanza nei paesi del Nord Europa, sappiate che hanno orari molto diversi dai nostri, e usano pranzare/cenare molto presto ( 18:30-19:00) a causa del tramonto che qui arriva molto presto.
Noi la prima volta che siamo andati a Londra non lo sapevamo, e non mi dimenticherò mai come abbiamo quasi pregato una cameriera di un pub inglese a Piccadilly Circus alle 21:00 di darci da mangiare…
Eravamo appena arrivati in città e complice la stanchezza, non eravamo preparati a questo!
La seconda sera memori della prima, eravamo sotto la London Eye dove avevamo appena finito di fare il giro, quando ci siamo accorti di aver lasciato il cavalletto in una cabina…..
Abbiamo fatto tardi, ma eravamo confortati dal vicino Mc Donalds che secondo noi avrebbe chiuso sicuramente più tardi…
Mai affermazione fu più sbagliata…
Anche il Mc Donalds chiuse alle 21:00, e già rassegnati all’idea di andare a letto senza cena, davanti a noi trovammo uno di quei negozi con le macchinette automatiche piene zeppe di leccornie e schifezze varie….
Conclusione della serata?
Abbiamo gustato una delle più cene della nostra vita, con patatine, snacks e bibite, sul famoso ponte di Westminster conditi da uno dei panorami in notturna più belli al mondo!
Quando si dice come ribaltare una situazione negativa in positiva!!
QUELLA VOLTA CHE HO SUBITO UN INFORTUNIO
Chi mi conosce, sa che sono un po’ pazzerella ( o almeno lo ero prima di diventare mamma), e non mi sono mai tirata indietro davanti a una nuova sfida o un’ avventura….
Bhe erano anni che volevo fare il parasailing, ( per chi non lo sapesse è il volo in paracadute trascinato da un motoscafo)vedendolo fare in tantissimi posti marittimi.
E finalmente pochi anni fa, durante il nostro Tour della Provenza , eravamo nella spiaggia di Nizza e me lo sono trovato davanti….
Mi è parso un segno del destino e subito mi sono fiondata all’ufficio informazioni per prenotare il volo.
Alessio ovviamente ha declinato l’invito, ma mi ha fatto compagnia, mentre pazientemente in fila aspettavo il mio turno.
C’erano due motoscafi, uno con il paracadute per il volo singolo, e uno con il paracadute per il volo in coppia…..
Quando è toccato a me, i giovanotti addetti forse confusi dalla presenza di Alessio, mi hanno legato al paracadute in coppia, nonostante le mie continue rimostranze e spiegazioni…
Troppo impegnati a farsi i cavoli suoi, quando si sono accorti dello sbaglio, ( il mio peso da persona singola, non andava bene per il paracadute più grosso), ormai era troppo tardi e io ero già salita a un decina di metri di altezza….
Hanno iniziato così a strattonarmi violentemente per farmi scendere, e così è avvenuto , ma troppo veloce che non hanno fatto a tempo a prendermi, così mi sono rotta il dito mignolo del piede, sbattendolo sulla battigia della spiaggia di Nizza, che è costituita da tanti piccoli e aguzzi sassolini!!
Non ho fatto a tempo a rendermi conto dell’accaduto che mi hanno fatto risalire con il paracadute giusto stavolta… Ma ormai il danno era stato fatto, e sono stata poi un mese a camminare zoppa!
QUELLA VOLTA CHE LA MACCHINA E’ ANDATA IN PANNE
Uno dei nostri migliori week end sulla neve, è stato sicuramente quello trascorso a Livigno…
Siamo arrivati a notte fonda che stava nevicando, e per i successivi tre giorni, abbiamo avuto splendidi giorni pieni di sole, che ci hanno permesso di conoscere e apprezzare ancora di più questa bellissima città alpina.
Come la maggior parte dei turisti che arrivano qui, anche Alessio aveva calcolato di fare il pieno di gasolio alla nostra macchina, sfruttando la zona extra doganale e i prezzi più che favorevoli, ma l’arrivo in orario così tardi ci aveva fatto slittare il rifornimento alla nostra ripartenza.
Abbiamo lasciato la macchina quindi posteggiata nel parcheggio dell’hotel e abbiamo gustato le nostre splendide giornate sulla neve.
Con il sole di giorno, le temperature di notte sono scese in picchiata, arrivando a toccare anche i – 20 gradi…….Nessun problema per noi, perché essendo un freddo secco, era sopportabilissimo…
Ma il problema l’ ha avuto la nostra macchina, che avendo appunto il serbatoio quasi vuoto, si è congelato il gasolio rimasto , impedendo quindi la nostra partenza …
Abbiamo dovuto chiamare un carro attrezzi che l’ ha portata in un’officina, dove è stata scaldata per scongelare il gasolio.
Consiglio? Se andate a Livigno o in altre zone alpine, fate subito rifornimento con il gasolio alpino, adatto per non congelare fino a – 50 gradi!
Queste sono solo alcune delle nostre disavventure a giro……
Se siete curiosi di saperne altre non vi resta che ascoltare la nostra puntata radiofonica di “Party con Girandolina” dove ne abbiamo raccontate molte altre!
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Alla prossima
Elisa